Alle 15 di domenica 7 settembre, Alessandro Matteo Gallo e Zeno Roveri si giocheranno il titolo di campione italiano della categoria Under 15 sul campo centrale della Virtus .Tennis. È quanto hanno detto e scritto le semifinali, riempiendo le ultime due caselle di un tabellone “varato” lunedì scorso con gli incontri dei trentaduesimi di finale, dopo un weekend dedicato alle qualificazioni. In tutto, domani saranno nove giorni di un torneo che ha rivelato tanto del tennis italiano del futuro, mettendo sotto i riflettori i giovani talenti, proprio nello stile di Virtus Tennis, società che festeggia nel 2025 il secolo di vita con lo sguardo rivolto al futuro.
Sorprendente il risultato della sfida tra Alessandro Matteo Gallo, portacolori del Circolo Tennis Vicenza, e Cesare Cattaneo della Canottieri Casale. Fino alla semifinale il cammino del piemontese, testa di serie numero 1 del torneo, era stato devastante: in quattro partite aveva concesso solo nove games agli avversari. Ma il vicentino aveva già dimostrato la sua “tenuta” nelle sfide precedenti (agli ottavi aveva superato Autorino nella partita col record di durata della kermesse, 7/6 6/7 7/6), e anche in questo caso è uscito alla distanza: perso il primo set, ha trovato equilibrio e colpi giusti per minare le sicurezze di Cattaneo, vincendo l’incontro in due ore e ventidue minuti: 3/6 6/1 6/1 il risultato finale.
Molto meno è durata l’altra semifinale, che metteva di fronte le teste di serie numero 2 e 3 del torneo, rispettivamente Giorgio Ghia del TC Milano Alberto Bonacossa e Zeno Roveri del Circolo Tennis Giotto di Arezzo. Il toscano ha chiuso la sfida in 58 minuti, con un perentorio 6/1 6/1. Già durante le prime battute dell’incontro, il milanese ha avuto necessità di rivolgersi al fisioterapista, lamentando un problema fisico che, a quanto pare, ha condizionato il suo cammino fin dai primi incontri.
Intanto, una finale è già andata in archivio, quella del doppio. I nuovi campioni italiani Under 15 sono lo stesso Giorgio Ghia, che anche oggi ha fatto gli straordinari tornando in campo dopo la semifinale del singolare persa in mattinata contro Roveri, e Giuseppe Samarelli del Country Club Molfetta, che hanno avuto la meglio sulla coppia toscana formata da Riccardo Landi, del TC Sinalunga, e Pietro Bramanti, compagno di squadra di Zeno Roveri al Circolo Tennis Giotto di Arezzo. Successo in due set, 6/3 6/3. Tra Milano e Molfetta ci sono 850 chilometri, ma la sintonia tra i due campioni va oltre il campo, come ha ricordato Samarelli: «Abbiamo giocato già tante volte insieme, la nostra amicizia è profonda e credo che l’armonia che troviamo in gioco la racconti più di tante parole». «Volevo questa vittoria anche e soprattutto per lui», racconta Ghia, «e per questo ho stretto i denti nonostante qualche problema fisico». Per il milanese il successo arriva dopo un anno esatto dal successo ai tricolori di singolare Under 14, al Parioli di Roma.
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